Sorge nella parte alta del Paese, abitazione dell’Arciprete Domenico dell’Orco, dotta e illuminata figura di religioso, vissuta sul finire del settecento. Venne orrendamente massacrato dal brigante locale Taccone nel 1809, per poi essere gettato in un immondezzaio a cielo aperto ai margini del paese. Il corpo venne recuperato e sepolto solo dopo alcuni giorni da pie mani.
Lo stesso edificio ha dato i natali al Tenente Giovanni Graziadei tra i caduti della Battaglia di Adua.